Ci stiamo avvicinando alla fine dell’anno ed è tempo di tirare un po’ le somme… anche nel settore automotive.
È inutile ribadirlo, la pandemia ha giocato un ruolo fondamentale nel mercato delle automobili: da una parte rallentando la crescita economica ma dall’altra accelerando dei trend che erano già da tempo nell’aria.
La mobilità sostenibile e l’integrazione tecnologica rimangono il focus centrale per tutte le case automobilistiche. E gli automobilisti, nel frattempo, mostrano un crescente interesse verso meccanismi alternativi di accesso/possesso dei veicoli, vedi il noleggio.
Pronti a un rewind del 2021? Ecco le notizie più interessanti che hanno coinvolto il mondo delle quattroruote negli ultimi dodici mesi.
La crisi dei microchip e il calo di produzione delle case automobilistiche
I microchip sono il “cervello” di smartphone, pc, impianti di domotica: in pratica di tutti gli oggetti dotati di tecnologia, auto comprese.
Questi semiconduttori sono connessi a diverse funzionalità, dall’iniezione del carburante ai più moderni dispositivi di sicurezza, di assistenza alla guida e di infotainment.
Nel 2020 l’intera filiera ha subìto dei periodi di fermo e, considerando l’emergenza covid, le case automobilistiche hanno sottostimato la domanda di vetture.
I chip attualmente vengono prodotti da un monopolio di pochissime aziende in prevalenza cinesi, capaci di produrne milioni a basso costo ma seguendo una programmazione estremamente rigida. Per questo motivo un rallentamento, come quello dovuto alla pandemia globale, non è recuperabile in tempi brevi.
Il risultato finale? La carenza degli approvvigionamenti e un conseguente ritardo nella produzione di automobili. Aggiungendo a questo fenomeno un generale calo di produzione – che in alcuni mercati ha toccato il -30% – le auto nuove sono molte di meno e i tempi di consegna più lunghi.
Incentivi statali per la mobilità green
Negli ultimi mesi il Governo ha stanziato milioni in ecoincentivi per l’acquisto di auto ibride, plug-in ed elettriche, con il duplice obiettivo di sostenere le imprese e gli operatori del settore automotive, duramente provati dalla pandemia, e di favorire la transizione verso una mobilità sempre più ecologica con il ricambio dei mezzi in circolazione. Ne avevamo parlato qui.
Un “premio” per chi ha acquistato una vettura nuova o usata poco inquinante secondo un criterio basato sulle emissioni di CO2 per km.
Anche se i fondi sono andati a ruba a poche settimane dalla loro erogazione, questo ci fa ben sperare per il 2022: con l’avvicinarsi della legge di Bilancio spuntano infatti le ipotesi per rifinanziare l’ecobonus e per strutturare nuovi incentivi per la mobilità green!
Tesla apre i suoi Supercharger a tutte le auto elettriche
Uno dei “tasti dolenti” legati alla mobilità elettrica è la ricarica dei veicoli, non sempre resa così agevole tra tempi di attesa, costi e fruibilità (soprattutto in assenza di sistemi di ricarica domestica).
La buona notizia è che il colosso statunitense capitanato da Elon Musk intende rendere accessibile la sua infrastruttura di ricarica anche alle vetture elettriche delle altre case automobilistiche.
Non si conoscono le esatte tempistiche né le aree interessate, per ora si tratta di un progetto pilota riservato a dieci stazioni in Olanda.
Assicurazione RC auto obbligatoria anche per i veicoli fermi
Le leggi italiane non impongono l’obbligo di RC Auto per i mezzi parcheggiati in un’area privata, come il proprio cortile, box o terreno, se non vengono utilizzati per un certo periodo. Infatti c’è chi ricorre alla sospensione dell’assicurazione, se ad esempio possiede una moto che sfrutta solo in alcuni mesi dell’anno.
Il Parlamento Europeo, però, ha da poco approvato una nuova direttiva secondo cui tutti i veicoli devono essere coperti dall’assicurazione, anche quelli che non vengono utilizzati e restano fermi in un’area privata.
Non c’è da preoccuparsi al momento: la normativa non ha effetto immediato e l’Italia avrà tempo per adeguarsi entro fine 2023.
Aumenta il trend dei servizi di noleggio
Che sia cambiata la mobilità nell’era post covid è ormai un dato di fatto. Secondo le ultime ricerche gli italiani ricorrono sempre meno al car sharing [legato alla percezione di scarsa igienizzazione e manutenzione dei veicoli] e ben il 66% preferisce l’auto ai mezzi pubblici.
Gli acquisti di auto nuove, però, sono rallentati a causa delle difficoltà economiche e della sensazione di instabilità del periodo, per questo sempre più guidatori si stanno orientando verso una mobilità più flessibile.
Sulla scia di questo trend, concessionari e case automobilistiche stanno lavorando su soluzioni che consentono di utilizzare l’auto con formule innovative e altrettanto convenienti, come il noleggio a lungo termine o con servizio in abbonamento.
Conclusione
Questo è ciò che ci lasciamo alle spalle, quali novità ci riserverà il prossimo anno? Resta sintonizzato/a per scoprire quali saranno le iniziative dedicate a tutti noi automobilisti.
Dal canto nostro per il 2022 ti auguriamo di trovare l’auto dei tuoi sogni – perché no, in noleggio a lungo termine.